Re-Volt colpisce ancora!
Inviato: gio 10 mar 2011, 11:38
Dopo essere passato dal mio "studio" martedì sera, durante il Pro-mod, mio padre mi ha chiesto se era tanto difficile mettere Re-Volt anche sul suo pc. Così ieri sera mi son seduto davanti al suo Sony Vaio, mi son collegato ad Arm e ho scaricato il nostro pacchetto da 37 mb e ho fatto un salto sul sito di sviluppo di Rv 1.2 a prendere l'ultima patch. Scompattato il gioco e installata la patch, un paio di minuti per configurare la grafica al massimo, e i tasti, ed ho lasciato il posto a mio padre (tra l'altro con mia personale soddisfazione per la velocità con cui Arm dà la possibilità a TUTTI in pochi istanti di avere una copia di Rv funzionante e disponibile )
Veder giocare mio padre (che è un esperto dei giochi tipo Arkanoid - cercate informazioni, trattasi di un Wall-breaker del 1986 davvero molto bello - ma che davanti ad un gioco pseudo-moderno dove è previsto l'uso di più di 2 tasti diversi e di due mani sulla keyboard diventa il tipico bambino impedito alle prime armi col pc) a Re-Volt è stato strano ed emozionante.
Gli ho spiegato brevemente di tener d'occhio le frecce di indicazione della strada, di premere i tasti di riposizionamento e ribaltamento, e poi due aiutini per le strade da prendere (immaginate un sessantenne che si trova davanti il quartiere di TITH1 per la prima volta...).
Beh la prima gara (3 giri con bonus) l'ha finita in 5 minuti, con un visibilissimo miglioramento giro dopo giro (basti pensare che il primo era un 1 e 42, l'ultimo 1 e 14.
La seconda ha rischiato seriamente di arrivare 7°, battendo quindi Phat Slug, se non fosse che alla fine del tunnel si è trovato una bolgia di cuscinetti a sfera e due macchie d'olio, che lo hanno ovviamente messo in difficoltà. Gara finita in 3 e 49, e numerose imprecazioni più o meno colorite quando prendeva male un cordolo o quando qualche avversario lo bersagliava con i bonus (insegnargli a lanciare i missili alla sua seconda gara mi sembrava un po' troppo presto).
Chiaramente per i vari Miche, Drakan e compagnia bella, la prestazione risulterà ridicola...
Ma quello che mi fa sorridere, oltre al fatto che "papà giochi con Re-Volt" (e che quindi scatena in me sensazioni di tenerezza e affetto piuttosto che di scherno per la ridicolaggine), è la facilità con cui questo gioco riesce ad entrare nelle dita (e poi si spera in seguito anche nel cuore) delle persone che lo provano, indipendentemente dalla lingua, dal sesso o dall'età. Ho visto un po' succedere quello che disse Tom Maduri nella sua intervista, agli inizi della Throwback: "30 secondi per capire come si gioca, e il resto è solo divertimento".
Forse per mio padre qualcosa in più di 30 secondi! Ma il succo del discorso alla fine è questo. Re-Volt.
Veder giocare mio padre (che è un esperto dei giochi tipo Arkanoid - cercate informazioni, trattasi di un Wall-breaker del 1986 davvero molto bello - ma che davanti ad un gioco pseudo-moderno dove è previsto l'uso di più di 2 tasti diversi e di due mani sulla keyboard diventa il tipico bambino impedito alle prime armi col pc) a Re-Volt è stato strano ed emozionante.
Gli ho spiegato brevemente di tener d'occhio le frecce di indicazione della strada, di premere i tasti di riposizionamento e ribaltamento, e poi due aiutini per le strade da prendere (immaginate un sessantenne che si trova davanti il quartiere di TITH1 per la prima volta...).
Beh la prima gara (3 giri con bonus) l'ha finita in 5 minuti, con un visibilissimo miglioramento giro dopo giro (basti pensare che il primo era un 1 e 42, l'ultimo 1 e 14.
La seconda ha rischiato seriamente di arrivare 7°, battendo quindi Phat Slug, se non fosse che alla fine del tunnel si è trovato una bolgia di cuscinetti a sfera e due macchie d'olio, che lo hanno ovviamente messo in difficoltà. Gara finita in 3 e 49, e numerose imprecazioni più o meno colorite quando prendeva male un cordolo o quando qualche avversario lo bersagliava con i bonus (insegnargli a lanciare i missili alla sua seconda gara mi sembrava un po' troppo presto).
Chiaramente per i vari Miche, Drakan e compagnia bella, la prestazione risulterà ridicola...
Ma quello che mi fa sorridere, oltre al fatto che "papà giochi con Re-Volt" (e che quindi scatena in me sensazioni di tenerezza e affetto piuttosto che di scherno per la ridicolaggine), è la facilità con cui questo gioco riesce ad entrare nelle dita (e poi si spera in seguito anche nel cuore) delle persone che lo provano, indipendentemente dalla lingua, dal sesso o dall'età. Ho visto un po' succedere quello che disse Tom Maduri nella sua intervista, agli inizi della Throwback: "30 secondi per capire come si gioca, e il resto è solo divertimento".
Forse per mio padre qualcosa in più di 30 secondi! Ma il succo del discorso alla fine è questo. Re-Volt.